JESSIE PETERSEN – INTERVISTA

Traduzione 🇮🇹 da Total Disclosure

La morte di Monica Petersen è stato uno dei primi casi che ha attirato la mia attenzione. Non è difficile provare ammirazione e simpatia per una come Monica, lei è l’eroe non celebrato. Durante la mia ricerca, devo aver inviato messaggi a più di cento persone, non molte hanno risposto. Un anno dopo ho parlato con Jessie Petersen.

  • Total Disclosure: Ciao, Jessie! Mi dispiace tanto abbiamo perso il contatto, siamo stati nuovamente bannati
  • Jessie Petersen: Hey amico, sì, sono stata un po’ imprecisa sul tempismo di tutto questo. Ho visto il tuo video un paio di volte (il mio teaser podcast su Monica). Penso che i tuoi dati siano corretti.
  • Total Disclosure: grazie, amico, è fantastico sentirlo. Ero nervoso per quanto riguarda la tua opinione. Quanto eravate in contatto?
  • Jessie Petersen: Crescendo, le nostre famiglie sono state in stretto contatto e ricordo tutto molto bene. La cosa più importante che posso dire è che non ha mai dato motivo a nessuno di pensare che si sarebbe suicidata. Non aveva quel pensiero dentro di sé.
  • Total Disclosure: Sì, l’ho sentito dire da tutti quelli con cui ho parlato, praticamente una diagnosi unanime.
  • Jessie Petersen: Era una persona equilibrata, intelligente, razionale, senza squilibri chimici. Non ricordo che fosse diversa da com’era. Era davvero molto appassionata del suo campo e molto ottimista sul suo futuro. Non riesco proprio ad immaginare che si potesse impiccare, soprattutto con il guinzaglio del suo cane. Aveva troppo amore e rispetto per la sua famiglia e i suoi cari. E so solo che non avrebbe mai lasciato il benessere del suo cane al caso. Amava il suo cane come una bambina. Non c’è modo che lei lo lasciasse lì senza certezza per il suo destino, e adeso probabilmente è una brutto per lui che se ne sia andata. Questo mi tocca davvero molto.

Dettagli sconosciuti al pubblico

  • Total Disclosure: grazie per queste preziose informazioni.
  • Jessie Petersen: Ci sono un paio di cose che non ho trovato nel tuo video. Queste sono forse cose che sono veramente conosciute solo all’interno della famiglia. Non ho trovato alcuna menzione delle seguenti cose in nessun punto:

1) La sorella di Monica ha ricevuto un messaggio di testo da Monica con la data e l’ora il giorno dopo la sua morte. In più, era scritto con una grammatica scadente che non è da lei. Si suppone contenesse un messaggio di dispiacere, ma non è possibile che l’ultimo messaggio che ha inviato a sua sorella fosse scritto in una grammatica scadente.

2) Per quanto ne so, non abbiamo mai ricevuto un rapporto ufficiale dell’autopsia. Haiti ha impiegato diverse settimane per consegnare il corpo, ed era così pieno di liquido per imbalsamazione che non è stato possibile eseguire l’autopsia una volta arrivato in America.

3) La sorella di Monica ha cercato di convincere i giornalisti ad indagare sulla morte di Monica, ma dicono tutti la stessa cosa, è una storia ci espone a dei rischi troppo alti. Ad ogni modo, durante la mia ultima visita ai suoi genitori, sua madre mi ha detto che diversi giorni prima della sua morte, Monica stava praticamente implorando sua madre di farle prendere un volo per tornare a casa presto. Ha detto che aveva un mal di denti terribile e non riusciva a sopportarne il dolore. Sua madre le ha detto di cercare qualcuno ad Haiti per dare un’occhiata piuttosto che tornare negli Stati Uniti.

Sapeva che qualcuno la stesse pedinando

  • Total Disclosure: Wow, Jessie, grazie, questo conferma i miei timori. Se i media mainstream temono la storia è perché sanno che è stato un omicidio e sono coinvolte persone potenti.
  • Jessie Petersen: Dopo aver esaminato la sua morte, penso che sapesse qualcosa e sapesse che qualcun altro stesse indagando su di lei. Questa è solo una speculazione, ma il tempismo di tutto questo è strano. È su per giù quello che so, oltre a quello che hai già inserito nel tuo video. Se è stato un omicidio, penso che i suoi genitori debbano saperlo e potrebbero forse trovare un po’ di pace in questo modo. Non so come procedere a riguardo, ma apprezzo molto il tuo lavoro.
  • Total Disclosure: grazie mille, amico mio, sei stato fantastico. Con il tuo aiuto, penso che siamo più vicini alla verità sul suo caso. Apprezzo immensamente il tuo coraggio. So che non è così facile.
  • Jessie Petersen: Certo, fammi sapere se trovi qualcos’altro su di lei.

Al termine di questa breve intervista, ho mandato subito tutti i miei file su Monica a Jessie. L’intervista è continuata alcune settimane dopo, poiché Jessie aveva bisogno di schiarirsi le idee. Ammiro il suo coraggio e la sua umanità. Una persona intelligente e sensibile che cerca di compiacere la famiglia, il tutto aiutandomi a tirare fuori la verità. Durante la seconda parte ho avuto modo di togliermi dei dubbi.

La tesi di Monica

  • Total Disclosure: grazie per tutto per adesso, Jessie. Tu e Monica siete rimasti in contatto negli ultimi anni?
  • Jessie Petersen: Non ci siamo tenute in così stretto contatto negli ultimi due anni. Fondamentalmente sono stato molto occupato nel mio progetto e ho perso molti eventi e riunioni di famiglia dal 2010 al 2016.
  • Total Disclosure: quanto sarebbe disposta Maureen (sorella maggiore) a parlare con me? Ha risposto al mio primo messaggio ma immagino che fosse più per cortesia che per altro.
  • Jessie Petersen: Immagino che Maureen non sia disposta in questo momento. Forse in futuro. Voglio pensare che non creda per nulla al suicidio di Monica.
  • Total Disclosure: c’è un modo per scoprire di cosa parlasse la tesi di Monica? Ho ricevuto alcune informazioni che ritengo false e utilizzate per fuorviarmi. “Da cosa ci stiamo mettendo in salvo e per cosa ci stiamo mettendo in salvo” presumo fosse il titolo. A proposito di ragazzi che vengono accusati penalmente e costretti a correzioni giovanili. Non sembra affatto correlato al traffico di esseri umani, il che è molto strano. Questo mi giunge da Claude D’estrée che penso sia una persona rilevante.
  • Jessie Petersen: Potrei forse scoprire a cosa stesse lavorando attraverso la famiglia. Mio … le era molto vicino, ma potrei quasi garantire che non vorrà parlare con nessuno che non sia la famiglia.

Il collegamento con Chris Cornell

  • Total Disclosure: hai qualche indizio su qualcun altro che potrebbe voler parlare con me? 
  • Jessie Petersen: Sfortunatamente, non ho altre piste, davvero. Tranne forse il suo ex ragazzo, che so che le voleva molto bene ma ha i suoi problemi.
  • Total Disclosure: Monica era in contatto con qualcuno che considereresti famoso o “collegato”?
  • Jessie Petersen: Non so esattamente se fosse in contatto con qualcuno di famoso, ma so che era incredibilmente brava ad entrare nei backstage e nelle aree VIP ai concerti, quindi non lo escluderei.
  • Total Disclosure: hai saputo qualcosa riguardo al suo datore di lavoro/insegnante Claude D’estrée (centro per il traffico di esseri umani) e la sua associata Billie (Boogie) McIntyre?
  • Jessie Petersen: No, non sapevo niente a riguardo finché io e te non ci siamo messi in contatto.

Al momento, queste sono tutte le informazioni che ho ricevuto da Jessie, ma potrebbero arrivarne altre in seguito. Aggiornerò questo articolo secondo necessità. Dio benedica Monica Petersen e la sua famiglia, che riposi in pace.

Lascia un commento